Scarpe, scarpe, scarpe

E’ tempo di riprendere a scrivere… questo periodo buio ed incerto è riuscito a destabilizzare anche una persona positiva e paziente come me, ma adesso ho deciso che è giunto il momento di tornare e lo voglio fare con un argomento che mi piace tanto. Voglio parlare di scarpe.

Io amo le scarpe, lo avevo già confessato nel post dedicato alle borse, è una passione che mi porto dietro sin da piccola quando, tra i miei progetti, compariva anche quello di possedere un negozio di scarpe.

Ho adorato leggere la trilogia “Il club dei tacchi a spillo” con protagoniste deliziose che restano nel cuore catapultandoti in un mondo più leggero. Ho seguito e invidiato Carrie Bradshaw, di Sex and the City, circondata da favolose suole rosse di Louboutin, iconiche Manolo Blahnik, originalissime Jimmy Choo.

“Ogni piede ha la sua scarpa” e certamente questo ha fatto la fortuna di Cenerentola. Per questo i modelli che esistono sono infiniti ed effettivamente la donna oggi ha una enorme scelta in base alle destinazioni d’uso ed anche al tipo di vita che conduce.

Per una questione di praticità, di giorno io preferisco scarpe basse di varia foggia e tipo: sneakers, stivaletti, mocassini sono compagni e protagonisti delle mie infinite scarpinate visto che cammino moltissimo a piedi, ma nelle altre occasioni mi trasformo e do sfogo alla mia passione: i tacchi. Non necessariamente altissimi (ormai non ho più l’età né la tenuta), ma il tacco ci vuole. È una questione di femminilità. Naturalmente sta al buon senso di chi li porta, scegliere l’altezza che regali al portamento, eleganza e non goffaggine.

Le mie preferite sono le decolletes o pumps come le chiamano gli americani.

foto di perledi.style

Con tacco di varia misura, con punta o tonde, con cinturino o senza, di camoscio, di pelle, di vernice sono le scarpe che ogni donna dovrebbe avere. Lasciano scoperto il collo del piede e secondo me sono estremamente femminili e sensuali. Esistono anche in versione punta aperta, open toe se lasciano le dita scoperte, peep toe se a vedersi è solo l’alluce. Il tacco può essere sottile o più comodo così come l’altezza varia dal più confortevole 4-6 cm, ideale tacco da ufficio, ai vertiginosi 12-13 cm per le serate più aggressive.

Da sottolineare i “kitten hells” letteralmente tacchi da gattina, termine coniato negli anni ’50 per indicare quelli indossati da ragazze che ancora non hanno grande esperienza con i tacchi alti. Sono infatti piccoli e sottili e fanno tanto chic e tanto comodo. Li abbiamo visti comparire giusto un mese fa ai piedi dell’infanta Leanor di Spagna che, in un’occasione ufficiale, al compimento dei suoi 15 anni, ha sfoggiato il suo primo paio di scarpe con tacco. Queste sono le mie, strausate e stra comode…

foto di perledi.style

Le decolletès si trasformano in modello Chanel se scoprono il tallone. Il nome deriva naturalmente dalla celeberrima Coco che le lanciò per la prima volta nel 1957 in modello bicolore. Anche queste si trovano in varie altezze e naturalmente sono molto eleganti. Possono essere indossate anche con le calze ma, in questi casi, bisogna fare attenzione al cinturino posteriore che spesso scivola. Io uso un salva tacco in silicone per creare un po’ di attrito.

foto di perledi.style

Sempre nel fantastico mondo delle decolletès troviamo le Mary Jane, caratterizzate da un cinturino che cinge la caviglia o il dorso del piede. Hanno un sapore un po’ retrò ma di grandissimo fascino.

foto di perledi.style

Voglio concludere con le mitiche ballerine, amatissime dalla sensuale BB e dall’indimenticabile Audrey.

In realtà queste calzature si ispirano alle scarpette da danza classica. Tra le prime maison, a Parigi, che produssero le scarpette c’è Repetto. Era la mamma del grandissimo ballerino Roland Petit. Non vi nascondo che la prima volta che mi trovai davanti alla sua vetrina mi sono profondamente emozionata. Ho indossato per anni e anni scarpe da punta Repetto e, dopo averle appese “al chiodo”, per raggiunti limiti d’età,

foto di perledi.style

mi sono consolata con un paio di scarpe da passeggio.

foto di perledi.style

Lasciando da parte questa divagazione sentimentale, le ballerine sono scarpe conosciutissime, senza tacco, prodotte in una infinità di colori, di materiali e di elementi decorativi, fiocchi, fibbie, pietre e strass. Sono comodissime, le ho portate per anni e, anche se la mia schiena non apprezza più il rasoterra, rappresentano senza dubbio una ancora di salvezza alla fine di una giornata faticosa. C’è anche chi le tiene in borsetta per un rapido cambio in vista di una serata danzante…

Potrei scrivere ancora e ancora su questo argomento ma penso sia già sufficiente. Come dice Bea Buozzi, autrice della trilogia di cui sopra:

“Datemi un tacco e vi solleverò il mondo”

ed io, la sera dei miei 50 anni, dall’alto delle mie decolletès blu elettrico, mi sono sentita davvero capace di sollevare il mondo…

foto di perledi.style
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