Il sottopiatto
Un tempo veniva riservato alla tavola delle grandi occasioni.
Lucidissimi sottopiatti d’argento erano presenti in eventi importanti con “mise en place” eleganti e raffinate.
Negli ultimi anni si è diffusa la tendenza dell’uso del sottopiatto anche nelle occasioni meno formali, perché si tratta di un elemento molto decorativo che attribuisce una nota di raffinatezza alla tavola. Sempre più spesso è possibile trovarlo, nei più svariati materiali, anche sulle tavole colorate ed allegre di cene informali con amici.
Negli eventi “importanti”, quindi, sottopiatto d’argento o in porcellana con centrino tra sottopiatto e piatto per evitare rumori.
Nelle cene “informali”, sottopiatti in vimini, bambù, vetro, legno, coloratissimi o unica tinta, purchè correttamente abbinati a tovaglia e piatti.
Nel caso il piano del tavolo fosse particolarmente bello, in legno pregiato o al contrario rustico, in pietra lavica, in maiolica, oggi si tende ad evitare l’utilizzo della tovaglia e preferire invece un sottopiatto grande.
Il galateo impone solo piccole regole:
– Il sottopiatto deve rimanere sulla tavola fino alla fine della cena
– Non deve mai essere lasciato da solo ma verrà appoggiato su di esso il piatto previsto per ogni portata della cena
Io amo molto i sottopiatti e, se lo spazio in tavola me lo consente, li uso con piacere, scegliendo ogni volta mise diverse.
L’apparecchiatura mi sembra così più completa e originale.
E voi cosa preferite?